foto Lorenzo Lessi | All Rights Reserved
28 marzo 2025
ore 18 incontro pubblico in foyer
ore 21.15 spettacolo
Gli anni sessanta. Quando tutto sembrava possibile
di e con Walter Veltroni
al pianoforte Gabriele Rossi
scene Angelo Lodi
luci Matteo Mattioli
audio Fabrizio Fini
video Sara Papini
regia Walter Veltroni
una produzione CTB Centro Teatrale Bresciano, in collaborazione con Elastica e Retropalco, distribuzione Retropalco
“La vita mi ha consentito di essere spettatore privilegiato e protagonista del mio tempo. Credo che la restituzione di ciò che la vita ti ha donato sia un dovere, per alimentare la memoria, forma essenziale di coscienza civile. Vorrei che, attraverso un percorso fortemente segnato dal valore dell’emozione, si potesse ricostruire, decennio per decennio, ciò che ci è successo. Lo faremo con le parole, strumento la cui potenza spesso sottovalutiamo, e attraverso la forza evocativa di stimoli derivanti dal nostro vissuto ‘pop’: film, televisione, pubblicità, musica”.
Walter Veltroni
In compagnia di un testimone privilegiato ritroveremo quello che abbiamo vissuto, ci interrogheremo su come siamo cambiati, attraverso la più semplice e coinvolgente delle forme: il racconto. Un racconto tuttavia non cronachistico, ma carico di tensione e di emozione, fatto di ricordi individuali che diventano collettivi: non a caso il progetto è stato chiamato “LE EMOZIONI CHE ABBIAMO VISSUTO”
Lo spettacolo ha debuttato con grande successo nel gennaio 2025 presso il teatro Borsoni di Brescia con una settimana di repliche tutte esaurite . Guidati dalla narrazione coinvolgente di Walter Veltroni si rivivono i contrasti violenti e i fatti storici memorabili che hanno lasciato il segno e plasmato gli anni a venire: lo sbarco sulla Luna, gli assassini di Martin Luther King e di John e Robert Kennedy, la guerra in Vietnam e la contestazione giovanile, la Televisione nelle case degli italiani e il Terrorismo... Un filo rosso di storia personale e familiare tiene insieme insieme e rende emotivamente coinvolgenti fatti, storie e persone di un decennio indimenticabile. Contribuiscono a questa grande e affettuosa ricostruzione il ricorso alla cronaca, agli oggetti più usati –diventati proprio a partire dagli anni ’60 oggetti di desiderio consumistico collettivo– alla musica, ai giornali ed alle immagini d’archivio. Un centinaio di oggetti dell’epoca cercati e scelti con cura e attenzione vengono usati e mostrati durante lo spettacolo, dal Meccano al pupazzo del Musichiere, dai numeri originali di Linus e delle prime riviste musicali, alle prime pagine dei grandi quotidiani, dai fumetti ai 45 giri originali suonati con emozione su un crepitante mangiadischi originale. Sul palco con Veltroni il giovanissimo e talentuoso pianista torinese Gabriele Rossi, molto amato sui social e rappresentante di una generazione lontanissima da quegli anni, sarà significativamente interlocutore e sponda, non solo musicale, di questo viaggio emozionante nella nostra storia recente.